Cees Nooteboom
Perduto il Paradiso
Cees Nooteboom
Perduto il Paradiso
Postfazione di: Fulvio Ferrari
Prima edizione: 01 ottobre 2006
Pagine: 168
Prezzo di copertina: € 13,00
Una sera d’estate a São Paulo in Brasile una donna esce a fare un giro in macchina e si ritrova in Australia, coricata accanto a un uomo che dorme. È così che Alma sceglie di raccontarsi i fatti per esorcizzare il ricordo di quella terribile notte in cui si è allontanata dalla sua casa nel ricco quartiere di Jardins lasciandosi attirare nell’infernale favela di Paraísopolis, dove viene umiliata e violentata. È in Australia che spera di trovare la guarigione, la riconciliazione con se stessa e con la vita, in quella terra promessa dell’infanzia che va a cercare con l’amica Almut, nell’illusione che esista ancora quel mondo intatto di un’esistenza immutabile fuori dal tempo, il paese degli Aborigeni, del tempo del sogno, dei canti, dei deserti dai nomi come incantesimi. Ma se il vento devastante della storia ha ridotto in macerie anche quel paradiso, forse qualcosa è rimasto in quegli spazi e in quei silenzi dove il sovrannaturale è di casa: è lì, a Perth, dov’è invitato a un festival letterario, che Erik Zondag, disincantato intellettuale olandese in perenne erranza esistenziale, incontrerà Alma tramutata in angelo per una caccia al tesoro in omaggio a Milton e al suo Paradiso perduto. Un’apparizione fuggevole e sconvolgente come un’annunciazione, l’incontro con una possibilità di armonia, di bellezza e di appartenenza all’esistere che resta l’inappagabile nostalgia dell’anima. Racchiuso tra un prologo in cielo, in aereo, e un epilogo in terra, in treno, sottili non-luoghi da cui l’autore guarda la sua creazione, il romanzo è una meditazione leggera e alta come un volo d’angelo, che spazia tra i continenti e le più profonde aspirazioni umane: se la perdita è la cifra dell’esperienza, non sta proprio lì l’essenza della vita, e della scrittura? Non in quell’Eden da cui siamo stati ineluttabilmente cacciati, ma, come nei versi finali del poema di Milton posti a conclusione del romanzo, in quel cammino solitario a passi lenti e incerti con cui Adamo ed Eva si avviano mano nella mano verso il mondo.
Temi: Amore, Donne, Letteratura, Minoranze, Poesia, Politica, Spiritualità e Religione, Viaggio
Paese: Olanda
Titolo originale: Paradijs verloren
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 146
ISBN: 9788870911466
Autore di romanzi, poesie, saggi e libri di viaggio, è ritenuto «una delle voci più alte nel coro degli scrittori contemporanei» (The New York Times), paragonato dalla critica a Borges, Calvino e Nabokov. È stato insignito di numerosi premi letterari e tradotto in più di trenta paesi. Nato all’Aia nel 1933 ed eterno viaggiatore, si è rivelato a soli ventidue anni con Philip e gli altri e ha raggiunto il successo…