Stig Dagerman
L'UOMO CHE NON VOLEVA PIANGERE
Stig Dagerman
L'UOMO CHE NON VOLEVA PIANGERE
Postfazione di: Fulvio Ferrari
Prima edizione: 08 gennaio 2025
Pagine: 240
Prezzo di copertina: € 18,00
Una nuova raccolta di sedici racconti, la maggior parte inediti in Italia, mai pubblicati da Iperborea.
Maestro del racconto realistico o poeta dell’assurdo? Erede della grande tradizione del romanzo sociale svedese o emulo di Kafka? Dagerman, in realtà, fu tutto questo. Sperimentatore e innovatore della prosa svedese, nei suoi romanzi la rappresentazione realistica del mondo si alterna a descrizioni di universi narrativi spesso assurdi e dalle forti connotazioni simboliche. La stessa versatilità dimostrata nei romanzi si ritrova anche nei numerosi racconti scritti da Dagerman, alcuni dei quali vennero pubblicati in vita, mentre altri vennero raccolti solo dopo la prematura morte dello scrittore. Racconti tra loro assai diversi, e tuttavia in tutti ritroviamo i temi che caratterizzano nel complesso la sua scrittura: il terrore senza nome e senza apparente ragione che attanaglia il protagonista di I vagoni rossi, la topografia onirica e gli ossessivi sensi di colpa nell’Uomo di Milesia, ma anche il flusso di coscienza in cui – in Dov’è il mio maglione islandese? – il narratore, con un linguaggio duro, cattivo e disperato, costruisce una versione menzognera e illusoria della propria esistenza per poi, reso confuso e inerme dall’ubriachezza, smontarla e rivelare tutta la propria infelicità, il proprio bisogno d’amore. Dagerman come sperimentatore, dunque, ma il suo sperimentare non è mai fine a se stesso, è piuttosto l’incessante ricerca di mezzi espressivi che permettano di presentare in modo vivo, quasi violento, i grandi enigmi dell’esperienza umana: in primo luogo il senso della sofferenza e poi la costante ricerca di un amore che è allo stesso tempo indispensabile e irraggiungibile.
Ambientazione: Contemporaneo
Paese: Svezia
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 390
ISBN: 9788870916911
Anarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati, degli offesi e dell’inviolabilità dell’individuo, Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus e resta nella letteratura svedese una figura culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire. Segnato da una drammatica infanzia, i…