Frank Westerman
Pura razza bianca
Frank Westerman
Pura razza bianca
Prima edizione: 07 marzo 2013
Pagine: 384
Prezzo di copertina: € 17,00
Disponibilità: Non disponibile
«Quando tocchi un lipizzano, tocchi la storia», ha detto un giorno il proprietario del maneggio che Frank Westerman frequentava da bambino. Il fascino della razza «perfetta», simbolo della forza e della nobiltà di sangue, creata dall’uomo in quattro secoli di selezioni e incroci, spinge l’autore a ricostruirne la storia in un appassionante viaggio-inchiesta che diventa un inedito racconto dell’Europa e del XX secolo. Ammirati e contesi da tutti i potenti, da Hitler e Mussolini a Stalin, Tito e Ceauşescu, i «cavalli imperiali» nati alla corte asburgica incarnano quella ricerca della superiorità razziale che ha ispirato gli esperimenti nazisti sulla purezza ariana come quelli sovietici per temprare il proletariato e le “pulizie etniche” nella ex Jugoslavia. Liberati dalle truppe alleate americane in un’operazione segreta diventata un film di Walt Disney, salvati da un devoto stalliere serbo sotto i bombardamenti nei Balcani, tra fughe epiche e spericolate deportazioni, i lipizzani attraversano i conflitti bellici e ideologici del Novecento subendo l’eterno dibattito tra natura e cultura e le manipolazioni di scienziati, filosofi, fanatici e dittatori. La loro storia è quella del sogno umano di controllare la vita e delle grandi domande etiche che lo accompagnano, da Darwin e Mendel all’uso della genetica fino ai controversi laboratori di oggi. Coniugando storia e mito, scienza, viaggio e letteratura, Westerman mette a nudo l’Homo sapiens, che nella sua perenne corsa verso la conoscenza e nella sua sfida aperta con la natura «sa come nessun altro creare e distruggere».
Temi: Animali, Guerra, Politica, Potere, Razzismo, Storia
Ambientazione: Novecento
Paese: Olanda
Titolo originale: Dier, bovendier
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 213
ISBN: 9788870915136
Con il contributo di: NLF - Nederlands Letterenfonds
Nato a Emmen, nei Paesi Bassi, nel 1964, giornalista e inviato a Belgrado, Mosca e nelle zone più calde del pianeta, si è affermato come un «formidabile scrittore-inchiestatore dall'ostinata passione conoscitiva e dall'inesauribile curiosità» (Goffredo Fofi). Con i suoi romanzi sui temi di razzismo, cultura, identità e potere «Westerman ricorda Chatwin e Kapuściński. Come loro ha elevat…