April 2021
THE PASSENGER - SPAZIO
Sessant’anni fa, il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin volò in orbita dando inizio all’era spaziale. Ma dopo i primi successi …continua
Un romanzo storico islandese che sa raccontare, in maniera magistrale, quell’affascinante terra di confine che sta tra due mondi: lo scientismo danese da una parte, la superstizione e il misticismo islandese dall’altra.
Nell'estremo nord dell'aspra e arida Islanda del XVIII secolo, piegata da eruzioni continue, carestie ed epidemie di vaiolo, scorre un piccolo ruscello dagli straordinari poteri curativi. Si racconta che colui che riesca a bere un bicchiere della sua acqua ogni giorno non morirà mai. Accompagnato da due assistenti, i contadini Bárður Grímkelsson e Jón Grímsson, il giovane studioso Markús Árelíus è stato inviato dal governo danese per scrivere un rapporto su questo straordinario fenomeno. Markús è un esploratore ambizioso, votato alle scienze e all’illuminismo, convinto di dover istruire gli incolti abitanti locali. Ma ben presto nel corso del viaggio dovrà scontrarsi con un'altra realtà: la sua erudizione non basta, né risulta utile nella lotta per la sopravvivenza in una terra tanto desolata, e più conosce la gente del posto e le condizioni di vita a cui è costretta, più si trova di fronte a due visioni del mondo inconciliabili. Forse la realtà è più complessa di quanto dicono i suoi strumenti, forse è lui il povero, mentre gli incolti sono ricchissimi di credenze e di storie, vivono in armonia con la natura nonostante il loro mondo angusto e ripetitivo; forse è la sua cultura che è destinata a fallire, e non quella di coloro che dovrebbe salvare. La fonte della vita è una riflessione sugli abusi del colonialismo, dello sfruttamento e della profanazione della natura e il racconto appassionante della lotta di una nazione povera per il diritto alla propria voce.