Herman Bang
La casa bianca
Herman Bang
La casa bianca
Postfazione di: Luca Scarlini
Prima edizione: 16 maggio 2012
Pagine: 144
Prezzo di copertina: € 13,00
Elegante residenza di campagna sull’isola di Als, la casa bianca è la cornice in cui la famiglia del pastore Fritz Hvide trascorre le sue giornate di aristocratico ozio, tra gli spensierati ricevimenti in giardino, i pettegolezzi scambiati nei vapori della lavanderia e l’allegra babilonia delle cucine. Un paradiso perduto di innocenza nella Danimarca decadente di fine Ottocento, che sta cambiando volto sotto i colpi del progresso e delle sconfitte in guerra. Centro e anima della casa è Stella, la moglie del pastore, donna sensibile e sentimentale innamorata della musica e della poesia, soffocata dall’austerità imposta da Fritz. È lei a irradiare grazia e dolcezza, a difendere spazi di sogno e libertà nelle feste improvvisate con i figli e i domestici alle spalle del severo marito, a incantare gli ospiti e la servitù con struggenti canzoni d’amore al pianoforte. Ma la sua è una «gioia dagli occhi tristi», un’euforia disperata, un’inguaribile malinconia per lo scarto tra desiderio e costrizione, che contamina ogni sprazzo di luce di un čechoviano senso di fine imminente. In un romanzo autobiografico annoverato tra i capolavori della letteratura danese, Herman Bang dipinge con delicato intimismo e un nitido sguardo cinematografico il crepuscolo di un’epoca e insieme un paesaggio dell’anima, quella nostalgia dovuta alla fine di ogni illusione che trova pace solo nell’arte, o nel ricordo, come risuona nel ritornello che accompagna l’intero racconto: Tell me the tales that to me were so dear, long long ago, long long ago.
Temi: Campagna
Ambientazione: Ottocento
Paese: Danimarca
Titolo originale: Det hvide Hus
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 199
ISBN: 9788870911992
Con il contributo di: Dansk - Statens Kunstråd (Danish Arts Council)
Nato nello Jutland nel 1857 e morto negli Stati Uniti nel 1912, Herman Bang è uno dei nomi che, insieme a Ibsen, Strindberg, Brandes e Jacobsen, hanno contribuito a dare alla letteratura scandinava di fine secolo una dimensione europea. Romanziere e giornalista, attore fallito ma regista apprezzato, segue in un primo tempo il naturalismo, ma trova poi nel “romanzo impressionistico” il suo stile particolare, che v…