Stig Dagerman
Il viaggiatore
Stig Dagerman
Il viaggiatore
Introduzione di: Goffredo Fofi
Prima edizione: 01 settembre 1991
Pagine: 140
Prezzo di copertina: € 9,50
Anarchico viscerale incapace di accontentarsi di verità ricevute, vulnerabile e malato di «simpatia», Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus, dei ribelli alla condizione umana. «Sua colpa fu l’innocenza», lascia scritto come epitaffio nel Viaggiatore, la colpa di chi ha scelto di non venire a patti con la vita, non riuscendo a perdonare a se stesso neppure di aver fatto della sua disperazione un’opera d’arte. «Le grandi tragedie», dice un suo personaggio, «sono già tutte accadute nel passato», quelle che restano oggi sono soltanto «tragedie minori». E «tragedie minori», appunto, sono quelle che esplora in questi racconti, momenti di epifania in cui i protagonisti, quasi tutti adolescenti e bambini, sono costretti a riconoscere che la «grande tragedia» dell’ingiustizia del mondo si incarna nella loro piccola quotidianità, e li ha marchiati per sempre, relegandoli nel lato ombra della vita. Un giorno, come spiragli di fuga, compaiono nella loro esistenza i simboli di un destino diverso: un’auto da Stoccolma, una scacchiera da viaggio, un berretto da liceale, un lord che cerca l’acqua verde. Ma l’illusione del riscatto rende ancora più amara e ineluttabile la sconfitta: per Dagerman, come per i suoi personaggi, è «troppo tardi» per la felicità. La libertà, l’amicizia, il calore appartengono a un mondo in cui saranno sempre degli estranei: come i fuochi della notte di San Giovanni brillano lontano, dall’altra parte della baia, dove loro semplicemente «non esistono».
Citazioni
«Era un volto allungato e stretto, trasparente come una mela Astrakan, solcato da aristocratiche rughe sottili che avevano da tempo perso ogni significato. La fine rete di grinze intorno alla bocca era come un cimitero di vecchi sorrisi.»
Citazioni
«Un’estate ho remato per un lord. Un lord che cercava acqua verde, un’acqua davvero verde. Non la trovammo mai, ma da quando se n’è andato ho provato ribrezzo per l’acqua che circonda le nostre isole e non sono più riuscito a togliermi dalla mente che sembrava petrolio.
Un giorno ho letto che il lord si era gettato a mare mentre attraversava la Manica. Allora mi sono detto: E tu? Anche il tuo desiderio è tale da essere capace di gettarti a mare per raggiungerlo?
Un’estate ho remato per un lord. Un’estate e poi mai più.»
Citazioni
«Eppure i figli dei contadini poveri non sono poi così privi di libertà come credono quelli che sono liberi. Giochiamo ad essere liberi e in questo modo lo diventiamo.»
Citazioni
«Ci sono persone che non fanno niente per essere amate e lo sono lo stesso e altre che fanno di tutto per essere amate e non lo saranno mai.»
Citazioni
«Porterò infine con me la visione di una lapide, relitto abbandonato nel deserto o nel fondo del mare, con questa epigrafe:
Qui riposa uno scrittore svedese
caduto per niente
sua colpa fu l’innocenza
dimenticatelo spesso.»
Anarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati, degli offesi e dell’inviolabilità dell’individuo, Dagerman appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus e resta nella letteratura svedese una figura culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire. Segnato da una drammatica infanzia, i…