Herman Bang
La casa grigia
Herman Bang
La casa grigia
Postfazione di: Luca Scarlini
Prima edizione: 16 maggio 2012
Pagine: 192
Prezzo di copertina: € 14,00
Ex medico di corte, il vegliardo Ole Hvide, per tutti Sua Eccellenza, si è ora ritirato nella sua casa padronale, vicino al palazzo reale di Copenaghen, mausoleo di un mondo nobil-borghese destinato a tramontare insieme al XIX secolo. Come a esorcizzare la disfatta, negli ampi salotti dai blasoni ingialliti si succedono i pranzi e i ricevimenti e i fiumi di chiacchiere frivole, dai viaggi in Europa della Marescialla alla spilla di brillanti dello zar Nicola I che sfoggia Sua Grazia, la moglie di Ole, bellissima in gioventù e ora spettrale e malinconica matrona persa tra i rimpianti di vecchi amori alla corte di Weimar. Unica voce fuori dal coro, dall’alto del disincanto maturato nella sua lunga vita, Ole Hvide si erge a coscienza lucida e amara della fine. Mentre lotta con la sua vista indebolita per scrivere poesie che nessuno più pubblica, i pazienti smettono di chiamarlo e perfino i parenti gli nascondono la malattia dell’adorata nipotina Emmely finché la giovane non si trova sul letto di morte. All’ombra delle continue spese, il suo patrimonio si va sgretolando insieme a un intero ordine sociale di cui è emblema il Commendator Glud, avido affarista e usuraio divorato dalla deformità che lo paralizza. Ma lo spettacolo deve continuare, e in questa tragicommedia della decadenza in cui Herman Bang traspone la propria storia famigliare, per salvare almeno la dignità, a Sua Eccellenza non resta che l’ironia salace del più cinico Oscar Wilde, verso se stesso, la propria epoca, e ogni umana illusione, perché tutto è vano, «la terra un giorno si raffredderà, anche l’uomo».
Temi: Campagna
Ambientazione: Ottocento
Paese: Danimarca
Titolo originale: Det graa Hus
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 201
ISBN: 9788870915013
Con il contributo di: Dansk - Statens Kunstråd (Danish Arts Council)
Nato nello Jutland nel 1857 e morto negli Stati Uniti nel 1912, Herman Bang è uno dei nomi che, insieme a Ibsen, Strindberg, Brandes e Jacobsen, hanno contribuito a dare alla letteratura scandinava di fine secolo una dimensione europea. Romanziere e giornalista, attore fallito ma regista apprezzato, segue in un primo tempo il naturalismo, ma trova poi nel “romanzo impressionistico” il suo stile particolare, che v…