Esther Kinsky
Di luce e polvere

Esther Kinsky
Di luce e polvere
Prima edizione: 26 marzo 2025
Pagine: 224
Prezzo di copertina: € 18,00
Da una delle voci più alte e originali della letteratura tedesca contemporanea, una dichiarazione d'amore alla magia del cinema e un poetico atto di resistenza alla chiusura delle sale.
«Mozi» recita l’insegna di un edificio abbandonato in cui si imbatte Esther Kinsky passeggiando in un paesino dell’Ungheria. Significa «cinema» e cattura subito il suo sguardo. Straniera in viaggio nella vasta piana ungherese, che appare come una terra incantata di orizzonti infiniti e nostalgia, l’autrice non resiste all’impulso di comprare il cinema in disuso che è stato un tempo il centro vitale del villaggio. E ricostruendo la storia romantica e leggendaria dell’uomo che lo aprì nel dopoguerra, lo rimette in funzione con l’aiuto di personaggi degni dell’impresa donchisciottesca, come Józsi, l’ex proiezionista ora meccanico di biciclette, e la moglie Ljuba, che di lui si innamorò quando un fulmine interruppe la proiezione del suo film preferito. Così il dimenticato Mozi riprende vita, con un accurato programma d’autore per un pubblico pressoché inesistente, con le foto incorniciate delle stelle del passato e il glorioso diploma vinto a un concorso socialista del 1975, con le pellicole recuperate per i suoi imponenti proiettori novecenteschi e il loro prodigioso fascio di luce. Esther Kinsky intreccia il racconto quasi fiabesco della sua esperienza, ricco di richiami visivi ai grandi maestri del cinema, a un’accorata riflessione su quello che il cinema come luogo fisico è stato per un secolo: una finestra magica che amplia lo sguardo e accende sogni, uno spazio protetto dal mondo che offre un’esperienza a un tempo personale e collettiva, nutrendo lo spirito di comunità e condivisione, contro l’odierna privatizzazione delle esperienze, una capsula del tempo per un viaggio in un altrove, «tutti gli sguardi nella stessa direzione e ogni sguardo verso il proprio orizzonte».
Narratrice, poetessa e traduttrice, è una delle voci più alte e originali della scena letteraria tedesca, più volte candidata al Deutscher Buchpreis e insignita dei più prestigiosi riconoscimenti, come il Premio della Fiera di Lipsia, il Premio Paul Celan e il premio Adelbert von Chamisso. La sua opera, spesso paragonata a quella di W.G. Sebald, si distingue per la maestria…







































































