Hans Christian Andersen
Peer fortunato

Hans Christian Andersen
Peer fortunato
Postfazione di: Bruno Berni
Prima edizione: 01 aprile 2005
Pagine: 130
Prezzo di copertina: € 6,99
Ultima opera scritta da Andersen, finora inedita in Italia, Peer Fortunato è quasi una piccola summa della sua vita e della sua arte, un breve romanzo autobiografico che ha tutta la leggerezza, la poesia, l’ironia e la metaforica universalità delle sue fiabe. La storia di Peer è la sua: di umili origini, ma dotato di straordinario talento, passione e volontà, arriva ai vertici della creatività e del successo, in un mondo in cui, per chi è nato povero, è più facilees- sere umiliati che acclamati. E non a caso Peer riesce nel campoin cui Andersen aveva solo sognato di riuscire, calcando le scene in veste di ballerino, attore e cantante, per culminare come inter- prete e compositore lirico: sono il vissuto e i ricordi degli anni più difficili e duri, l’infanzia, le esperienze del teatro e del collegio, a essere rivisitati con umorismo e trasfigurati nel rovesciamento di prospettiva della fiaba. Intorno rivive tutt’un’epoca, con la vita di teatro, i dibattiti musicali tra bel canto e drammi wagneriani, i balletti e le opere in scena, i salotti intellettuali, una società popo- lata da personaggi resi vivi e veri da fulminee battute, ritratta con critica arguzia nelle sue ingiustizie, nel suo perbenismo e mate- rialismo, nella vacuità dei suoi riti mondani. Tra il giovane pove- ro nato in soffitta e l’amico Felix, l’alterego ricco il cui destino fa da contrappunto al suo, sarà Peer il vero eletto dalla Fortuna, il novello Aladino che ha nel talento artistico la sua lampada in- cantata, da cui fluiscono le inestimabili ricchezze dello spirito e del cuore. Anche se la malinconica cifra anderseniana traspare nell’artista che, come il frate nel quadro visto a una mostra, sa che la felicità umana gli è sfuggita, c’è comunque nel trionfo fina- le e nel responso del cuculo la consapevolezza del suo valore e del suo destino: la sua vita sulla terra non durerà più a lungo, ma il suo canto continuerà a risuonare in eterno.
Hans Christian Andersen (1805-1875) nasce a Odense da padre ciabattino e madre lavandaia che finirà alcolizzata. A 14 anni va a Copenaghen per cercare fortuna nel teatro e, grazie a generosi protettori, studia danza e canto e può proseguire gli studi fino all’università. Dopo gli esordi con drammi, poesie, resoconti di viaggio e un romanzo, L’improvvisatore, è con la prima raccolta d…





























