Eric De Kuyper
Al mare
Eric De Kuyper
Al mare
Prima edizione: 01 gennaio 1993
Pagine: 128
Prezzo di copertina: € 8,30
Le vacanze dell’infanzia, quel periodo che ritorna con la sua magica ciclicità, con le sue giornate apparentemente sempre uguali, in cui non succede nulla di raccontabile e che sembrano sospendere, nella loro uniformità, il passare del tempo. I giochi sulla spiaggia, le passeggiate sul lungomare, il gelato serale, la caccia alle zanzare, le scottature di sole, il mondo separato e serio dei bambini che guardano a quello estraneo degli adulti cogliendone le incongruenze e accettandone l’incomprensibilità. Un mondo dominato dalle Madri, quasi mitiche figure che sovrintendono ai riti, ne dettano con sicurezza i modi e i ritmi, e restano le incontrastate custodi di una felicità che non deriva da nient’altro che da un’irripetibile intensità di rapporto con il quotidiano. È da questo che nasce la nostalgia di quell’epoca, comunque sia stata, come di un paradiso perduto: quell’adesione alla vita, l’apertura al possibile, quella fedeltà all’ora e al qui che non sapremo mantenere e che ci porterà a percepire il passaggio all’età adulta come un tradimento di noi stessi e di ciò che era essenziale all’autenticità dell’esistere. Sono le vacanze al mare della sua famiglia a Ostenda che de Kuyper racconta, guardando a distanza il bambino che era e sovrapponendovi a tratti lo scrittore che è. Un Amarcord belga, popolato da figure fissate dalla lente di ingrandimento di un acuto sguardo infantile; gli anni Cinquanta di un mondo che non esiste più e che pure ci sembra così parte del nostro passato.