La stanza delle citazioni
Torna in questo spazio per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo oppure clicca qui per leggerne un'altra.
«Porterò infine con me la visione di una lapide, relitto abbandonato nel deserto o nel fondo del mare, con questa epigrafe:
Qui riposa uno scrittore svedese
caduto per niente
sua colpa fu l’innocenza
dimenticatelo spesso.»
Anarchico lucido e appassionato incapace di accontentarsi di verità ricevute, militante sempre in difesa degli umiliati, degli offesi e dell’inviolabilità dell’individuo, Stig Dagerman (1923-1954) appartiene alla famiglia dei Kafka e dei Camus e resta nella letteratura svedese una figura culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire. Segnato da una drammatica infanzia, intraprende molto giovane una folgorante carriera letteraria bruscamente interrotta dalla tragica morte, lasciando quattro romanzi, quattro drammi, poesie, racconti e articoli che continuano a essere tradotti e ristampati. Iperborea ha pubblicato Il viaggiatore, Il nostro bisogno di consolazione, Bambino bruciato, I giochi della notte, Perché i bambini devono ubbidire?, La politica dell’impossibile, Autunno tedesco e Il serpente e la raccolta di poesie Breve è la vita di tutto quel che arde.