La stanza delle citazioni
Torna in questo spazio per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo oppure clicca qui per leggerne un'altra.
«Non che fosse questa gran bellezza, ma aveva labbra rosse e uno sguardo azzurro di ragazza che la rendevano graziosa. Elischeba, Elisabeth, sei proprio adesso nella tua aurora e i tuoi occhi si sono posati sul mondo.»
Cresciuto in una povera famiglia di contadini del Norland, in Norvegia, il cui grandioso scenario naturale fa da sfondo a tanta parte della sua opera, segue presto da autodidatta e senza successo la vocazione letteraria. Dopo aver provato ogni sorta di mestiere, da mandriano a merciaio ambulante e controllore di biglietti del tram in America, con la pubblicazione del rivoluzionario romanzo Fame (1890) segna una svolta nella letteratura europea e dà luce al prototipo dell’eroe-viandante, espressione di anarchica libertà ma anche di invincibile solitudine e raggelante percezione del nulla. Considerato un maestro da scrittori come Thomas Mann, Kafka, Brecht, Hemingway e Isaac Bashevis Singer, che lo ha definito il padre della letteratura del XX secolo, la sua fama, consacrata dal Premio Nobel nel 1920, è oscurata in vecchiaia dall’infausta adesione al nazismo. Iperborea ha pubblicato i romanzi Un vagabondo suona in sordina, Sotto la stella d’autunno, La regina di Saba, Sognatori e Misteri.