La stanza delle citazioni
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«Taj Olsultan visse a lungo, fino a quando arrivarono i treni e di notte le vie di Teheran furono inondate dalla luce dei nuovi lampioni elettrici. Le storie dei re non si concludono mai veramente, perché ogni narratore deve conservare un racconto per la prossima notte.»
Nato in Iran, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini, dal 1988 è rifugiato politico nei Paesi Bassi. Da quando ha cominciato a scrivere nella «lingua della libertà», coniugando le tradizioni letterarie di Oriente e Occidente, è diventato uno dei più importanti e amati scrittori di questo paese. Con Scrittura cuneiforme ha conquistato il pubblico internazionale e con La casa della moschea ha ottenuto in Italia il Premio Grinzane Cavour 2009. Tra gli altri suoi romanzi, pubblicati in Italia da Iperborea, si ricordano Un pappagallo volò sull'Ijssel, Uno scià alla corte d'Europa, Il sentiero delle babbucce gialle e Le mille e una notte.
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