La stanza delle citazioni

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«L’albalu è una ciliegia, ma un po’ più rossa, più delicata e più gustosa delle altre specie di ciliegie. Le albalu più buone del mondo crescono nelle campagne di Teheran, ai piedi del monti Alborz. Nelle altre città della Persia le albalu maturano alla fine di giugno, ma a Teheran sono pronte solo alla fine dell’estate, ai primi d’autunno. Lì la natura si prende il tempo di renderle perfette. In Persia le albalu erano i frutti prediletti degli innamorati. Le ragazze e le giovani donne le appendevano alle orecchie e i ragazzi sognavano di coglierle. L’albalu era anche il frutto preferito dello scià.»

Kader Abdolah Il re p. 108
Kader Abdolah

Kader Abdolah, nato in Iran nel 1954, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini, dal 1988 è rifugiato politico nei Paesi Bassi. Da quando ha cominciato a scrivere nella «lingua della libertà», coniugando le tradizioni letterarie di Oriente e Occidente, è diventato uno dei più importanti e amati scrittori di questo paese. Con Scrittura cuneiforme ha conquistato il pubblico internazionale e con La casa della moschea ha ottenuto in Italia il Premio Grinzane Cavour 2009. Tra gli altri suoi romanzi, pubblicati in Italia da Iperborea, si ricordano Il viaggio delle bottiglie vuote, Un pappagallo volò sull'Ijssel, Uno scià alla corte d'Europa e Il sentiero delle babbucce gialle.

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