La stanza delle citazioni

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«Disteso sul ponte, pensava a ciò che vi è di più alto, di più sacro nella vita, cercando di capirne l’essenza. Diceva a se stesso che forse non esiste che come un sogno, che forse non sopporta la realtà, il risveglio. Ma che tuttavia esiste. Che l’amore perfetto esiste e la Terra santa esiste, ma noi non la possiamo raggiungere. Che forse siamo soltanto in viaggio alla sua volta. Siamo soltanto pellegrini sul mare.»

Pär Lagerkvist Pellegrino sul mare p. 105
Pär Lagerkvist

Nato a Växjo nel 1891, trascorre la giovinezza condizionato da un ambiente rurale e conservatore in un periodo di forti cambiamenti nella vita sociale, politica e letteraria. Poeta, drammaturgo e autore di romanzi e racconti, è uno dei più noti classici svedesi. Gli anni di esordio sono caratterizzati dall’interesse per le avanguardie, dalla violenza espressionistica di poesie che riflettono gli orrori della guerra e da una produzione teatrale influenzata dallo Strindberg mistico e surreale. Il romanzo Barabba gli vale il Nobel nel 1951. Le sue opere, anche le più pessimistiche, sono dettate dalla necessità di affermare i valori fondamentali della vita e dalla costante ricerca di un ateo che non riesce a superare il vuoto lasciato da una fede perduta. Muore nel 1974.

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