La stanza delle citazioni
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«Io, io, io. Io sono il figlio del cavaliere, il cavaliere del castello, il castello sulla montagna, la montagna dove c'è una grotta, e nella grotta c'è una lettera. La lettera di un re. Una lettera nella roccia. Del tempo in cui non c'erano ancora le penne, ma solo il martello e lo scalpello.»
Kader Abdolah, nato in Iran nel 1954, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini, dal 1988 è rifugiato politico nei Paesi Bassi. Da quando ha cominciato a scrivere nella «lingua della libertà», coniugando le tradizioni letterarie di Oriente e Occidente, è diventato uno dei più importanti e amati scrittori di questo paese. Con Scrittura cuneiforme ha conquistato il pubblico internazionale e con La casa della moschea ha ottenuto in Italia il Premio Grinzane Cavour 2009. Tra gli altri suoi romanzi, pubblicati in Italia da Iperborea, si ricordano Il viaggio delle bottiglie vuote, Un pappagallo volò sull'Ijssel, Uno scià alla corte d'Europa e Il sentiero delle babbucce gialle.
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