La stanza delle citazioni

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«Quando adesso, da una prospettiva per così dire più matura, guardo indietro a quell’età dei nove-dieci-undici anni, non posso che stupirmi di quali enormi risorse di amore e odio potesse racchiudere. E che praticamente non sono state utilizzate. Dove vanno a finire tutto l’amore e tutto l’odio inutilizzati? Vengono raccolti in una cisterna da qualche parte?»

Lars Gustafsson Le bianche braccia della signora Sorgedahl p. 61
Lars Gustafsson

Lars Gustafsson (1936-2016), originario del sud della Svezia che fa da sfondo a molti suoi romanzi, è considerato il più internazionale scrittore svedese contemporaneo. Studioso di matematica e filosofia, poeta, saggista, drammaturgo e romanziere fra i più tradotti all’estero, ha insegnato per vent’anni Storia del pensiero europeo a Austin, in Texas. Nei suoi racconti come nelle poesie si riconosce quella vena fantastica, quel gioco dell’erudito che scherza con la propria erudizione, quell’ossessione per il tempo e per l’identità che l’hanno fatto definire il «Borges svedese». In Italia ha ricevuto il Premio Agrigento, il Premio Boccaccio, il Grinzane Cavour e il Premio Nonino. Tra i suoi titoli pubblicati da Iperborea, Morte di un apicultore, Il pomeriggio di un piastrellistaLe bianche braccia della signora Sorgedahl, L'uomo sulla bicicletta blu, Storie di gente felice. 

 

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