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«IL LUPO» DI SAŠA STANIŠIĆ VINCE LA MENZIONE SPECIALE AL PREMIO RODARI 2024
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«IL LUPO» DI SAŠA STANIŠIĆ VINCE LA MENZIONE SPECIALE AL PREMIO RODARI 2024
«Il lupo» di Saša Stanišić (trad. di Claudia Valentini) si è aggiudicato la Menzione speciale al Premio Rodari 2024 nella categoria romanzi e racconti. La premiazione si svolgerà domani – sabato 26 ottobre – a Omegna (VB), in presenza della traduttrice Claudia Valentini e della giuria composta da Pino Boero (presidente), Marnie Campagnaro e Walter Fochesato.
La motivazione: «Per la storia che arriva come un colpo secco, dritto alla pancia. Un colpo che fa male e toglie il fiato, come le immagini di Regina Kehn. Un gruppo di adolescenti trascorre una settimana in un camp nel bosco. Il protagonista narratore è testimone di ripetute ingiustizie inflitte a un suo coetaneo. Vede ma non interviene, comprende ma non agisce. Intanto, un lupo inizia ad apparire, una forza oscura si insinua nella sua testa. Lo circonda, gli viene sempre più addosso. Un'esperienza traumatica ma vitale. In un crescendo di tensione, il romanzo mette a nudo la mediocrità di chi dovrebbe vedere e provvedere ma non è all'altezza: educatori inadeguati, disinteressati, incompetenti. Il linguaggio è tagliente, ironico. I dialoghi sono vivi, esplosivi, autentici. E la storia ha un gran finale, un finale che regge, e come regge.»
Il Premio si inserisce nel programma dell’XI edizione del Festival di letteratura per ragazzi Gianni Rodari, una delle vetrine italiane più importanti nel mondo dell’editoria e della cultura per l’infanzia, organizzato dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Parco della Fantasia Gianni Rodari. Una manifestazione che la città dedica ogni anno al suo illustre concittadino nella convinzione che il suo messaggio risulti sempre vivo e attuale.
La motivazione: «Per la storia che arriva come un colpo secco, dritto alla pancia. Un colpo che fa male e toglie il fiato, come le immagini di Regina Kehn. Un gruppo di adolescenti trascorre una settimana in un camp nel bosco. Il protagonista narratore è testimone di ripetute ingiustizie inflitte a un suo coetaneo. Vede ma non interviene, comprende ma non agisce. Intanto, un lupo inizia ad apparire, una forza oscura si insinua nella sua testa. Lo circonda, gli viene sempre più addosso. Un'esperienza traumatica ma vitale. In un crescendo di tensione, il romanzo mette a nudo la mediocrità di chi dovrebbe vedere e provvedere ma non è all'altezza: educatori inadeguati, disinteressati, incompetenti. Il linguaggio è tagliente, ironico. I dialoghi sono vivi, esplosivi, autentici. E la storia ha un gran finale, un finale che regge, e come regge.»
Il Premio si inserisce nel programma dell’XI edizione del Festival di letteratura per ragazzi Gianni Rodari, una delle vetrine italiane più importanti nel mondo dell’editoria e della cultura per l’infanzia, organizzato dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Parco della Fantasia Gianni Rodari. Una manifestazione che la città dedica ogni anno al suo illustre concittadino nella convinzione che il suo messaggio risulti sempre vivo e attuale.