Approfondimento
«Grande, bro!»: identità e skateboard
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«Grande, bro!»: identità e skateboard
La recensione di «Grande, bro!» firmata da Igiaba Scego, pubblicata sul n.1548 di Internazionale.
Jenny Jägerfeld, in Svezia, è considerata l'erede di Ulf Stark. Ha la capacità di raccontare il mondo dell'adolescenza con delicatezza e convinzione. Con uno stile fresco, lucido e a tratti ironico tratteggia personaggi credibili a cui si può solo voler bene. Måns è uno di questi. Una persona in cerca di se stessa, un dodicenne in transizione, che si sente un ragazzo intrappolato in un corpo non suo. Questo è il segreto che ha confessato ai genitori.Ma il libro, oltre ad avere al centro il dilemma dell'identità, offre tanto altro ad accompagnare la trama. Infatti a ben guardare, scorrendo le pagine e accompagnando Måns in una trasferta estiva con la madre a Malmö vediamo che il protagonista del libro è lo skateboard. Lì a Malmö, Måns sente che potrà essere davvero se stesso, prima di scontrarsi con un bullo che proprio non si aspettava. Uno che anche lui con lo skate va forte e ha gli occhi da assassino. Måns però fa amicizia con il bullo, che poi risulta non essere tale, ma un ragazzo di nome Mikkel con solo tanta voglia di vivere.
È un'estate luminosa quella di Måns, tra skate, amicizia e identità da costruire. In mezzo, il coraggio di essere se stessi che a volte si accompagna con il suo contrario, la paura di essere se stessi. Una lettura che ci catapulta in un'estate di consapevolezza e crescita.
Jenny
Jägerfeld
Jägerfeld
Psicologa e nota scrittrice svedese per ragazzi, Jenny Jägerfeld (1974) è spesso considerata l’erede di Ulf Stark. I suoi libri, tradotti in tutto il mondo, sono stati trasposti per il cinema e il teatro e hanno ricevuto importanti riconoscimenti. La mia vita dorata da re (Iperborea 2021), primo capitolo di una trilogia, è …
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