Henrik Stangerup
L'uomo che voleva essere colpevole
Henrik Stangerup
L'uomo che voleva essere colpevole
Introduzione di: Anthony Burgess
Prima edizione: 01 giugno 1990
Pagine: 184
Prezzo di copertina: € 10,00
Copenaghen, una sera qualunque, un appartamento come tanti in un condominio come tanti: bonsai sul tavolino, finestra con vista su un albero morente. Un uomo, dopo una lite violenta, uccide sua moglie. Una storia come tante. Ma l’azione si svolge in un prossimo futuro, appena posteriore al nostro, e in una società che molto somiglia all’ideale modello della socialdemocrazia scandinava, deformata quel che basta a renderla più universale. Inquietante realizzazione di un’utopia, con l’amara constatazione che «ogni passo nella direzione giusta ne determina sempre troppi in quella sbagliata». Il mitico stato che si prende cura del «bene comune dalla culla alla tomba», si è trasformato in una gabbia di conformismo, regno del consenso e dell’eufemismo, in cui tutto è pianificato e obbligatorio, compresa la felicità. Poiché l’omicidio non è che insufficiente adattamento sociale, Torben, l’assassino, viene sottoposto a cure psichiatriche e rimesso in libertà. Ma, contro le regole di un sistema che nega la responsabilità individuale, Torben si ostina a voler essere giudicato e punito per quel che ha fatto. L’uomo che voleva essere colpevole è in realtà la storia di un kafkiano «processo» alla rovescia: l’inutile e sempre più assurdo tentativo del protagonista di dimostrare la propria colpa, l’angosciante senso di isolamento, la spirale di dubbi e incertezze, lo sfaldarsi dell’identità e della realtà stessa, diventano sinonimi della condizione umana in un mondo che rifiuta la dimensione etica e che si illude di delegare alla scienza la soluzione dei problemi morali. Solitari destinati a perdere in un’impari lotta contro il loro tempo, malati di trascendenza, i personaggi di Stangerup, figli di Kierkegaard, preferiscono sempre e comunque prendere il rischio della loro verità e provare a essere «Quel singolo» che il filosofo danese voleva scrivere sulla sua tomba.
Temi: Filosofia, Politica, Ribelli, Salute mentale, Suspense
Ambientazione: Novecento
Paese: Danimarca
Titolo originale: Manden der ville være skyldig
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 014
ISBN: 9788870910131
Nato nel 1937 a Copenhagen e morto nel 1998, resta una delle voci più vere e profonde del mondo nordico e uno dei nomi di spicco nell’ambiente culturale danese. Dopo studi di teologia, svolge una triplice carriera di saggista, romanziere e cineasta, conosciuto e tradotto in tutto il mondo. Si è affermato internazionalmente con L’uomo che voleva essere colpevole, vendendo nella sola Danimarca oltre…