Ingmar Bergman
Il posto delle fragole
Ingmar Bergman
Il posto delle fragole
Postfazione di: P. Mereghetti
Prima edizione: 01 gennaio 2004
Pagine: 120
Prezzo di copertina: € 8,50
Esiste forse per tutti un posto delle fragole, un luogo dove rimane intatto l’incanto dell’infanzia, l’io che eravamo, con la semplicità, l’autenticità e le speranze di quando la vita era davanti, un luogo, che forse c’è ancora dentro o fuori di noi, dove qualcuno può metterci davanti uno specchio e farci vedere quello che siamo diventati, quello che abbiamo perduto, quello che forse possiamo ancora ritrovare. Sono le fragole selvatiche colte nel giardino della casa d’infanzia la madeleine di Isak Borg, vecchio professore egoista e misantropo, in viaggio da Stoccolma a Lund per la celebrazione del suo giubileo all’Università, coronamento della carriera di medico e ricercatore. Da lì i ricordi prendono a intrecciarsi alla realtà, trasformando il viaggio verso Lund in una sorta di pellegrinaggio, in cui gli episodi, i sogni, gli incontri sono come tappe di un percorso catartico all’interno di se stesso. Il vedersi attraverso gli occhi degli altri, l’incidente con la coppia in eterno reciproco tormento, la visita alla madre gli lasciano intravedere i suoi fallimenti, il vuoto della sua solitudine e quella verità che sembrano volergli comunicare i suoi incubi: «Sono morto. Anche se sono vivo.» Mentre la presenza della nuora Marianne, la freschezza dei tre ragazzi cui offre un passaggio, Victor e Anders con i loro litigi su Dio, e Sara, così lieve e piena di voglia di vivere, così simile all’amata cugina Sara che ricompare nei suoi sogni, gli aprono la via verso una riconciliazione. La vecchiaia, l’infanzia, la giovinezza, l’esistenza di Dio, le occasioni perdute, la nostalgia, l’amore sono i temi intorno a cui si gioca ancora una volta la partita a scacchi tra la morte e la vita per il possesso di un’anima.
Temi: Cinema, Giovani, Memoria, Morte, Solitudine, Vecchiaia
Ambientazione: Novecento
Paese: Svezia
Titolo originale: Smultronstället
Collana: Gli Iperborei
Numero di collana: 122
ISBN: 9788870911220
Ingmar Bergman (1918-2007), è uno dei maestri indiscussi della cinematografia internazionale. Figlio di un pastore protestante della corte reale, debutta come drammaturgo negli anni Quaranta, dando espressione al clima angoscioso del periodo con una serie di drammi che si riallacciano alla tradizione di Strindberg, H. Bergman e Lagerkvist. Ma l’affermazione giunge a partire dagli anni Cinquanta, con l’attivit&agr;…